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Valutazione rischio incendio

L’ analisi che viene eseguita per valutare l’entità del rischio di un incendio, è un’attività specifica mirata all’individuazione delle più rigide ipotesi di incendio e delle relative conseguenze per gli occupanti di un determinato luogo di lavoro, degli spazi comuni di convivenza, e dell’ambiente circostante.

Grazie a tecnici abilitati tale analisi permette di individuare, nel più breve tempo possibile, le azioni necessarie al fine di salvaguardare la sicurezza delle attività e di tutti i luoghi interessati.

La valutazione del rischio incendio deve comprendere, necessariamente, le seguenti voci:

  • Individuazione preliminare dei pericoli d’incendio
  • Dettagliata rappresentazione dei pericoli inseriti in un determinato contesto e in un determinato ambiente
  • Identificazione di quantità e tipologia degli occupanti di un determinato ambiente esposto a rischio incendio
  • Valutazione delle conseguenze su occupanti dell’ambiente analizzato
  • Individuazione delle misure preventive al fine di ridurre, o eliminare, i pericoli che determinano rischi rilevanti

Le pratiche antincendio rappresentano un insieme di procedure, misure e dispositivi finalizzati alla prevenzione, al controllo e alla gestione degli incendi all’interno di edifici; strutture e ambienti di lavoro.

Tali pratiche sono fondamentali per determinati ambienti e per gli edifici, in quanto gli incendi possono causare danni catastrofici alle persone, alle proprietà e all’ambiente circostante.

Le pratiche antincendio variano a seconda della categoria a cui appartiene l’attività.

Quando si affronta il tema della progettazione della sicurezza antincendio, dobbiamo necessariamente parlare dell’individuazione delle soluzioni tecniche più adatte per raggiungere gli obiettivi della prevenzione incendi.

I punti necessari che si devono analizzare al fine di raggiungere tale scopo sono:

  • La sicurezza della vita umana,
  • L’incolumità delle persone,
  • La tutela dei beni e dell’ambiente.

Chi prepara un progetto antincendio è tenuto a garantire, tramite la documentazione progettuale, tutti gli obiettivi di sicurezza antincendio corrispondenti alla categoria appropriata, e che siano presenti metodi e modelli degli strumenti normativi che saranno utilizzati per la progettazione antincendio.

Ricordiamo che Il progettista degli impianti antincendio deve essere un tecnico abilitato (ingegnere) o un professionista antincendio (ossia che abbia superato gli esami previsti dal D. lgs. 139/2006, ex legge 818/84).

Il Regolamento di Prevenzione incendi (D.P.R. 151/2001) delinea quali attività sono soggette al controllo dei Vigili del Fuoco e come metterle a norma; ne distingue, inoltre, le categorie (A-B-C) una volta valutati i vari fattori di rischio, quali la natura e la quantità di materiali presenti in un determinato luogo, e il numero di individui coinvolti. Tale distinzione di categorie, indirizza il percorso burocratico che si dovrà seguire al fine di ottenere l’autorizzazione alla prevenzione incendi dai Vigili del Fuoco.

  • La Categoria A ha una procedura semplificata:

Una volta attuate tutte le misure antincendio prescritte dalle leggi vigenti, la Società/Ente deve depositare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) Antincendio, completa del progetto di prevenzione incendi e di un’asseverazione da parte di un tecnico qualificato. I Vigili del Fuoco possono quindi procedere con controlli a campione e, se tutto è conforme, rilasciare un verbale che attesta la conformità delle misure adottate.

  • Le Categorie B e Cdevono seguire una strada più rigorosa:

Prima di iniziare qualsiasi adattamento, è necessario consegnare un progetto di prevenzione incendi per una valutazione preliminare. I Vigili del Fuoco, entro i 60 giorni dalla consegna del progetto, ne valuteranno la bontà ed, eventualmente, segnaleranno prescrizioni aggiuntive.

Una volta soddisfatte le condizioni, la SCIA Antincendio può essere depositata.

Per la Categoria B, verrà effettuata una visita di controllo da parte dei Vigili del Fuoco.

Per la Categoria C, un sopralluogo è obbligatorio. Solo dopo questi controlli sarà possibile ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI).

In fase di rinnovo del Certificato Prevenzione Incendi, là dove sono presenti impianti di protezione antincendio, il tecnico incaricato (abilitato legge 818) effettua la verifica degli impianti e redige la relativa perizia asseverata.

La attestazione e l’asseverazione (se prevista) deve essere consegnata (direttamente o tramite SUAP) al Comando Vigili del Fuoco. La ricevuta dell’avvenuta presentazione configura l’autorizzazione all’esercizio l’attività ai fini antincendio per gli ulteriori 5 o 10 anni.

Ci impegniamo per ottenere il livello massimo di protezione

Il nostro approccio consiste nell’offrire un servizio di sicurezza antincendio, basato sull’integrazione delle nostre squadre antincendio, servizi di consulenza e soluzioni IT, con particolare attenzione alla risposta tempestiva, alla prevenzione e manutenzione dei sistemi e attrezzature antincendio. Riteniamo che una forte coesione fra tali servizi generi il livello massimo di protezione.